“Inutile che venga Cannavacciuolo”: disastro dopo la messa in onda | Cosa ha raccontato una cliente
Disastro senza precedenti in un locale, tanto che è stato considerato irreparabile anche da Cannavacciuolo in persona.
Cucine da Incubo è un’accattivante versione italiana di Hell’s Kitchen, che negli Stati Uniti ha riscontrato e sta ad ora riscontrando un enorme successo. La formula del programma prevede la possibilità di rimettere in sesto un locale che vessa in condizioni che possono essere definite o definibili molto complicate.
Dopo la consulenza dell’esperto, che in questo caso riveste anche il ruolo di conduttore, in Italia il bravissimo Antonino Cannavacciuolo, il locale attraversa una vera e propria catarsi per poi riaprire come nuovo al pubblico ed iniziare una nuova vita, che si prospetta sotto molteplici aspetti migliore della precedente.
Un accattivante spin-off inoltre è stato ideato per quanto riguarda il mondo della pasticceria, chiamato invece Pasticcerie Da Incubo, che vede la conduzione dell’integerrimo Ernst Knam. Tuttavia a quanto pare, come recita un antico proverbio, che in quest’ambito è più che mai ‘d’uopo, non tutte le ciambelle escono col buco.
Polemica in un locale per via di una pizza
Per quanto possa essere preciso e accurato il lavoro di chi gestisce un locale, avendo anche richiesto la consulenza di un mago dei fornelli e della cucina in generale al fine di rimetterlo in sesto, impegnandosi al massimo, non è tuttavia esente o immune da lamentele di clienti insoddisfatti.
Per alcune persone tuttavia sembra che basti veramente poco per potersi definire tali, anche se il lavoro fatto a monte del personale del ristorante dove decidono di recarsi a cenare è veramente impeccabile. Questo è quel che è successo per l’appunto ad un locale che è stato protagonista di una recente puntata del programma Cucine Da Incubo.
“Inutile che venga Cannavacciuolo”.. parole molto pesanti
A dare sfogo al suo malcontento è un’avventrice che si è scagliata subito sulle recensioni Google con la sua penna tagliente. “Inutile che venga Cannavacciuolo se non avete l’accortezza di portare una pizza senza mozzarella a chi ve la chiede per intolleranza…”, sono state la parole della donna, alle quali la risposta del titolare non si è certo fatta attendere.
Il proprietario ha risposto con un tono molto diplomatico e da autentico signore alla cliente dicendo che al momento dell’ordine non era stata segnalata alcuna intolleranza e che, curiosamente, nonostante l’imprevisto e il rimprovero rivolo alla clientela per l’uso improprio delle sedie, pareva essersi svolta e conclusa in totale allegria. Una semplice frecciatina che non scalfirà di certo la professionalità ne la reputazione del ristorante.