Alluminio ti saluto: ho letto l’etichetta e non lo uso più | Devi saperlo anche tu
Utilizzato per la conservazione dei cibi, l’alluminio non è così sicuro come abbiamo sempre pensato. Ecco perché non lo uso più.
Usatissimo in cucina, l’alluminio per alimenti è detto anche carta stagnola perché in passato al suo posto era usato appunto questo materiale.
Poi negli anni 30 del secolo scorso inizia a prendere piede in America per essere usato durante il famoso barbecue. Prima di allora si usava, in genere assieme alla carta, per confezionare alcuni prodotti come cioccolato e gomme da masticare.
Dopo la seconda guerra mondiale la sua produzione diventa massiccia per via del nuovo indirizzo dato alle fabbriche di semilavorati di lamiere per usi bellici.
Oggi è uno dei prodotti più utilizzati nelle cucine di tutto il mondo, probabilmente, per la conservazione e cottura dei cibi. Ma è davvero così sicuro come pensiamo? Meglio leggere l’etichetta dell’alluminio prima di usarlo.
Alluminio: usarlo o no?
Lo usiamo tutti, per conservare gli alimenti, per coprirli, persino per cuocerli. L’alluminio per alimenti è presente nelle cucine di tutti noi. Ma c’è qualcuno che mette in guardia sul suo utilizzo. Si tratta del divulgatore scientifico Alessandro Di Flaviano, che ha scritto il libro La scienza del cibo e che attraverso i suoi profili social tratta la materia della sua laurea: Sicurezza igienico sanitaria degli alimenti.
Intervistato dal noto portale La cucina italiana ha affrontato l’argomento e ha innanzitutto consigliato il miglior materiale per la conservazione del cibo: il vetro. “È ottimo dal punto di vista igienico oltre che dal punto di vista della sostenibilità: si può disinfettare a fondo. Ancora meglio i contenitori in vetro che permettono di conservare con il sottovuoto, che consentono di mantenere il cibo ancora più a lungo” sostiene. Mentre per gli utensili meglio acciaio e silicone, più igienici del legno. Le pentole riservano un’altra sorpresa: “Sono tutte molto sicure. Le padelle antiaderenti invece no: quando si graffiano, le particelle che si trovano in superficie possono passare al cibo. Perciò bisogna stare attenti, anche a non graffiarle riponendole correttamente”.
I pericoli nascosti
E per quanto riguarda l’alluminio che viene ampiamente utilizzato? Sempre secondo l’esperto, ha i suoi pro e contro. Occorre leggere attentamente l’etichetta prima di utilizzarlo, perché non è tutto uguale. Alcuni tipi possono essere addirittura pericolosi, se non usati bene.
Spiega Di Flaviano: “C’è l’alluminio usa e getta, quello più resistente che si può riutilizzare anche più volte e altri ancora che non sono adatti per stare a contatto con sostanze acide come il limone e l’aceto. Alcuni tipi di alluminio, come ha specificato anche l’Efsa, stando a contatto con sostanze acide possono infatti avere effetti tossici sul sistema nervoso”. Da oggi leggi anche tu l’etichetta prima di utilizzare l’alluminio in cucina.