Allarme Tonno in Scatola: toglilo subito dalle insalate | Hanno scoperto che é pericolosissimo
Nuovo allarme per il tonno in scatola: meglio evitarlo, potrebbe essere molto pericoloso consumarlo. La scoperta.
Da anni saltuariamente si grida all’allarme per quanto riguarda il tonno in scatola, che molti sostengono contenere troppo mercurio, un pericoloso metallo.
La Fondazione Umberto Veronesi però ha dato buone notizie: se è vero che il metilmercurio si trova soprattutto nei pesci di grossa taglia, sembra che il tonno sia abbastanza sicuro.
Secondo il noto portale nel “tonno in scatola e quello fresco che si trova al supermercato, generalmente della specie pinne gialle (di piccola taglia) i valori di metilmercurio appaiono sempre ampiamente entro i limiti di legge”.
Ma potrebbe non essere l’unico pericolo – scampato – nascosto nelle scatolette di tonno. Un nuovo allarme è stato lanciato. scopriamo di cosa si tratta.
Allarme tonno in scatola: cosa nasconde
A lanciare l’allarme questa volta è uno studio condotto in Svizzera dalla rivista Saldo, e riportato dal sito GreenMe, che già in passato si è occupato più volte di questa tematica. Questa volta però non si tratta di mercurio, sebbene la guardia sia ancora alta, ma di un altro composto.
E non è il tonno in sé ad essere sotto inchiesta ma le lattine nelle quali è conservato. Sembra infatti che su 10 campioni di tonno in scatola analizzati, conservati sia in olio d’oliva che di girasole, tutti siano stati trovati con una forte presenza di bisfenolo A. Che cos’è e perché è pericoloso per la nostra salute?
Di cosa si tratta e perché è pericoloso
A spiegare bene cos’è il bisfenolo A e perché è pericoloso per la nostra salute ci pensa l’ISSalute, l’Istituto Superiore di Sanità: “È una sostanza chimica molto utilizzata in tutti i paesi industrializzati. È impiegato nella produzione delle plastiche in policarbonato […] e nelle resine epossidiche che compongono il rivestimento protettivo interno presente nella maggior parte delle lattine per alimenti e bevande” . E non solo. “Gli usi in campo non alimentare vanno dalla carta termica degli scontrini ai dispositivi odontoiatrici”.
Viene considerato un “interferente endocrino, vale a dire una sostanza in grado di danneggiare la salute alterando l’equilibrio endocrino, soprattutto nella fase dello sviluppo all’interno dell’utero e nella prima infanzia” e “può alterare lo sviluppo dei sistemi riproduttivo, nervoso ed immunitario”. Per questo motivo è una sostanza che deve essere regolamentata ed è sottoposta a diverse restrizioni, ma è evidente che a volte non bastano. Come possiamo proteggerci? Nel caso del tonno, meglio preferire quello conservato in barattoli di vetro.