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Pollo Lidl, che disastro: guarda cosa mangi | L’indagine parla chiaro

Richiamo per pollo Lidl
Pollo Lidl – Depositphotos – Laterradelgusto.it

Un’agghiacciante indagine è stata condotta sul pollo venduto da Lidl, ecco i dettagli che ne sono emersi.

Il pollo è una carna magra e nutriente che sovente, sia intero che sottoforma del classico petto, ci accertiamo sempre di comperare quando ci rechiamo a fare la spesa. È possibile trovarlo praticamente in ogni punto vendita ma è bene anche approfittare delle offerte, qualora siano presenti, che ci consentiranno di accaparrarcelo.

Il petto di pollo in cucina inoltre è molto versatile e possiamo dare vita a un numero incredibile di ricette che, come abbiamo potuto constatare anche nell’ultimo decennio, grazie all’incontro di diverse culture culinarie, è ottimo anche per i primi piatti. Un grandissimo esempio sono le squisite fettuccine Alfredo.

Altra ricetta in cui lo vediamo parecchio impiegato è quella delle classiche cotolette di pollo, oppure cordon bleau, se vogliamo dare vita a qualcosa di più elaborato, con tanto di prosciutto e formaggio. Sono ancora in tanti però che comprano anche il pollo intero, pur essendo in estate, per numerose ricette che lo vedono indiscusso protagonista.

Pollo di Lidl sotto richiamo per contaminazione

Abbiamo citato l’estate per un semplice fatto, ovvero che ci siamo addentrati nel pieno periodo delle grigliate e dei barbecue in giardino o sul balcone di casa, dove anche qui il pollo è più che mai presente, se cucinato per l’appunto ai ferri. Sarebbe pertanto un peccato venire a sapere che le carni di cui siamo in possesso non siano in condizioni di essere mangiate.

Questo è quel che è successo da Lidl, l’impareggiabile catena di discount tedesca, dove le carni costituiscono una bella fetta della merce in vendita, fra cui chiaramente il pollo, che non manca mai per quel che riguarda la parte bianca. Sono stati numerosi i campioni di pollo prelevati in giro per l’Europa al fine di condurre degli studi, i cui risultati sono stati preoccupanti.

Richiamo per pollo Lidl
Pollo Lidl – Depositphotos – Laterradelgusto.it

I risultati dell’inchiesta sui campioni studiati

A quanto pare sembra che per moltissimi dei campioni presi in esame siano stati riscontrati dei batteri con alta resistenza agli antibiotici, come decretato dall’inchiesta di Essere Animali, condotta da ben quattro associazioni. Parliamo della tedesca Fondazione Albert Schweitzer, la spagnola Bienestar Animal, l’inglese Open Cages e la polacca Otwarte Klatki.

Quanto riportato affermerebbe che uno dei batteri tanto temuti risponderebbe al nome di Staphylococcus aureus, con un alta resistenza alla meticillina, somministrata negli allevamenti al pollame e riscontrato nel 23% dei campioni presi in esame, fortunatamente nessuno italiano. Sono tutt’ora in corso altre ricerche ed analisi al riguardo per accertamenti sulla sicurezza.