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Anelli di Pesce fritto: il tocco di Bruno Barbieri li rende croccanti fuori e tenerissimi dentro

barbieri frittura
La frittura di Bruno Barbieri (fonti Instagram, Corporate+) – Laterradelgusto.it

Bruno Barbieri svela il segreto per rendere speciali gli anelli di pesce fritto: lo chef li prepara proprio così. 

Quando uno chef si mette all’opera, anche una pietanza semplicissima e di tutti i giorni acquista un sapore del tutto nuovo. Così gli anelli di pesce fritto di Bruno Barbieri sono speciali.

La frittura di pesce, come anche gli altri tipi di frittura in generale, se non è fatta bene si nota subito, e diventa immangiabile.

Molliccia, unta, piena di tutto l’olio che ha assorbito e stomachevole. Sembra uno dei piatti più facili, e invece è tra i più difficili. Devi capire che tipo di olio usare, a che temperatura, tutti particolari che fanno la differenza.

Ma lo chef ha anche un altro asso nella manica, un segreto che rende gli anelli di pesce fritto croccanti fuori e morbidissimi dentro, da sciogliersi in bocca. Scopriamolo.

Anelli di pesce fritto di Bruno Barbieri: una bontà

Per preparare gli anelli di pesce fritto proprio come fa Bruno Barbieri ti servono 1 kg di calamari o totani – sembrano uguali ma i primi sono molto più teneri -, farina di tipo 00 q.b., farina di semola q.b., latte q.b., olio di semi di arachidi, sale, pepe (facoltativo). Pulisci i calamari eliminando prima la testa, delicatamente, poi la cartilagine centrale, estraendola e infine le interiora, compresa la sacca di inchiostro, che puoi riutilizzare. Incidili per tirare via la pelle  e rimuovi le pinne.

Stacca i tentacoli dalla testa, elimina gli occhi e il dente centrale. Sciacqua tutto sotto l’acqua corrente. Taglia il corpo in tanti anellini che saranno la tua frittura, e procedi con il trucco dello chef per renderli morbidi dentro e croccanti fuori.

calamari fritti
Deliziosi calamari fritti (foto Corporate+) – Laterradelgusto.it

Il segreto dello chef

Qual è il segreto dello chef per degli anelli di pesce fritto croccanti fuori e tenerissimi dentro? Un ammollo di due – tre ore nel latte! Trascorso il tempo, tamponali il più possibile, versa in una ciotola le due farine e infarina gli anelli di calamari un po’ alla volta, man mano che li friggi altrimenti la farina si inumidisce e sarà tutto vano. 

Versa abbondante olio di semi di arachidi in una pentola stretta dai bordi alti, fallo giungere a temperatura e friggi pochi pezzi alla volta, disponendoli su un vassoio foderato di carta assorbente da cucina. Insaporisci con un pizzico di sale e uno di pepe e gusta con una spruzzata di limone se gradisci. L’importante è che siano ben caldi.