Carlo Cracco, altro che cucina: questo è il suo vizietto segreto al quale non rinuncia
Carlo Cracco rivela il suo vizietto che nulla ha a che fare con la cucina. Di che cosa si tratta?
Anche i più grandi uomini hanno le loro debolezze. Un grande esempio in questa direzione lo ha rappresentato, rimanendo in tema culinario, persino un altro Carlo, che non è lo chef Cracco, bensì il sovrano inglese. A rivelarlo è stato un altro collega dell’imprenditore milanese, che vive ed opera a Londra.
Parliamo di Giorgio Locatelli e della sua famosissima Locanda Locatelli sita proprio nella Capitale Inglese. Qui Re Carlo III , quando era ancora principe era solito concedersi di tanto in tanto un pranzetto in compagnia della consorte Camilla, dove faceva onore di ben due porzioni di tortellini in brodo.
Parlando di Cracco invece sappiamo che siamo in presenza di uno chef degno del nome che porta, oltre che di un grande e valente imprenditore, veneto ma oramai milanese di adozione, il cui centro nevralgico del suo impero è sito esattamente nel cuore pulsante del Capoluogo Lombardo.
Carlo Cracco e il suo rinomato locale in centro a Milano
Parliamo di Cracco, un ristorante sito nel bel mezzo della Galleria Vittorio Emanuele nel centro di Milano, dall’interno quale lo stesso chef ci ha regalato alcuni splendidi scatti. Il nome scelto per il locale è praticamente una garanzia di successo, come del resto si sta rivelando.
Al fine di rendere il suo ristorante esclusivo accessibile ad un numero più vasto possibile di clienti, Carlo ha messo a punto il menù degustazione, dove pagando un prezzo fisso, si possono per l’appunto degustare appunto tutte le specialità contenute nel menù. Il professionista tuttavia da poco si è pronunciato anche su un suo particolare vizietto, esterno alla cucina. Di che cosa si tratta?
La fede rossonera dello chef Cracco
In parole povere Carlo Cracco possiede una grande passione che per lui possiamo definire assolutamente irrinunciabile, si tratta del Milan, squadra della quale è tifoso a dir poco sfegatato. Lo stesso si è pronunciato a riguardo sulle pagine della Gazzetta Dello Sport. In realtà lo ha fatto soprattutto in merito al calciomercato.
“Finché c’è Pioli c’è speranza. Mi spiace che sia stato ceduto Tonali, ma bisogna tenere conto delle occasioni e coglierle quando capitano. Ovvio che mi dispiace anche per l’addio di Maldini o per la piega che ha preso la questione di San Siro. Io però, credo, per quanto riguarda il Milan, che si stia facendo buon mercato. E mi fido delle scelte del nostro tecnico. Saremo competitivi.”, ha dichiarato lo chef. Della serie, a buon intenditor poche parole!