Ciao Ciao Surimi: ora so cosa c’é dentro | Questi ingredienti sono impensabili

Se ami consumare surimi, forse non sai ancora cosa stai mangiando davvero. Gli ingredienti di questo preparato sono impensabili. 

Lo hai portato in tavola anche tu, e più di una volta, sicuramente. È il re della tavola delle Feste, delle cene a base di pesce e dei pranzi veloci. Parliamo del surimi di granchio.

Perfetto in estate, può essere un ingrediente di una gustosa pasta fresca, di un’insalata di mare, ma anche di un piatto unico; con un po’ di olio e sale infatti è fresco e delizioso.

Si trova sotto forma di invitanti cilindretti, rosa all’esterno e bianchi all’interno, o viene venduto anche come “chela di granchio”. Peccato che di granchio non ne contenga.

Come è possibile? E te ne eri già accorto? Scopri cosa c’è davvero nel surimi, e se è il caso di smettere di mangiarlo. 

Surimi: meglio smettere di mangiarlo?

Come detto il surimi di granchio è molto utilizzato nelle nostre cucine, ma anche nelle mense e in qualche ristorante. Ma appunto, non contiene granchio, bensì aroma. E in effetto se ti soffermi a leggerne l’etichetta scopri che si tratta di  “bastoncini al sapore di granchio”. Secondo quanto spiega il  blog americano Fooducate: “Le aziende amano questo prodotto perché permette di utilizzare pesci economici conferendo loro l’aspetto di prodotti di qualità come il granchio o altri crostacei, tanto che circa il 2% del pescato mondiale viene trasformato in surimi”. 

Un mix di pesci, e molti, troppi altri ingredienti che di sano hanno ben poco. In effetti in giapponese il termine surimi significa proprio pesce tritato. E se in origine si trattava di merluzzo, in seguito sono stati aggiunti scarti di lavorazione di altre specie come la carpa asiatica e una varietà di sgombro. E per il resto?

Cosa contiene davvero

Se volessimo analizzare il contenuto di 100 grammi di surimi troveremmo circa il 65,2% di proteine, l’8,2% di lipidi e il 26,7% di carboidrati.  Pochi grassi e calorie, tanta acqua. Ma non solo. Assieme agli scarti del pesce vengono aggiunti sempre anche zuccheri, farine, additivi, coloranti e molto sale. Oltre, ovviamente, l’aroma di granchio. Bocciato?

Si, se volessimo mangiarlo ogni giorno. Ma per un assaggio ogni tanto, possiamo anche concedercene un po’. Nell’alimentazione sono sempre gli eccessi a fare male. Ricorda però che è sempre preferibile una porzione di buon pesce, che è sano e non contiene altro che proteine. Inoltre il surimi non è così conveniente a livello economico come sembrerebbe: può arrivare anche a 15 euro al chilo. Proprio come il pesce fresco.