Allarme Integratore: il tè dimagrante finisce sotto accusa | Controlla di non averlo acquistato
Allarme per un tè dimagrante acquistabile ovunque e risultato molto pericoloso per la salute. Di cosa si tratta e che sostanze contiene.
Estate e voglia di dimagrire. Ma meglio evitare sostanze che possono essere solo dannose per la nostra salute, e che possono rappresentare un vero pericolo.
La ricerca della forma fisica perfetta, o meglio di quella che oggi vogliono imporre a tutti i costi e che è praticamente irraggiungibile da quasi tutti, può essere pericolosa.
Oggi si cerca di raggiungere modelli che non sono reali, senza rendersi conto che i “corpi perfetti” mostrati sui social sono il più delle volte creati e modificati con la tecnologia: non esistono nella realtà.
Purtroppo c’è chi per inseguire un sogno rischia di farsi molto male e mette a repentaglio la propria salute. E c’è gente senza scrupoli che se ne approfitta.
Allarme tè verde pericoloso
Il Fatto Alimentare, noto portale che spesso porta a conoscenza i cittadini degli allarmi diffusi dal Ministero della Salute che altrimenti rimarrebbero sconosciuti ai più, anche questa volta ha agito da cassa di risonanza. Sotto accusa un tè verde proveniente dalla Turchia e acquistabile tranquillamente online, che è risultato essere molto pericoloso.
Il sito Salute.gov spiega: “Attraverso il sistema di allerta europeo per alimenti e mangimi – RASFF, è stato segnalato dal Gruppo della Guardia di Finanza di Trieste e dalla Sezione Antifrode e Controlli della Dogana il sequestro di bustine monodose di tè Ala green tea a marchio Meridetox Tea Premium proveniente dalla Turchia”. Già ad aprile erano state sequestrate oltre 14mila bustine di infuso dello stesso marchio, per lo stesso motivo: la presenza di sibutramina. Ma di cosa si tratta e perché è così pericolosa?
La sostanza vietata
La sibutramina è una molecola che viene usata per trattare l’obesità, come spiega l’AIFA (Agenzia italiana del Farmaco): “Agisce sul sistema nervoso centrale aumentando i livelli di neuro trasmettitori cioè di alcune sostanze chimiche che aiutano a sentirsi soddisfatti dopo un pasto e a ridurre l’assunzione di cibo”. In poche parole, aggiunge, aiuta “a mangiare di meno e quindi a dimagrire”. Ma è la stessa AIFA che nel 2010 ne ha disposto il divieto di commercializzazione dopo aver riscontrato: “un rapporto rischio-beneficio sfavorevole per tali farmaci”.
“La sospensione” fa sapere “si è resa necessaria a causa dei gravi effetti collaterali conseguenti al suo utilizzo specialmente nei pazienti affetti da patologia cardiovascolari”. Pertanto tutti i prodotti che contengono sibutramina, anche quelli che sembrano innocui come il tè, sono pericolosi: non rischiare.