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Lo conquisterò a San Lorenzo, ho studiato una cena afrodisiaca: non devo cuocere nulla

Ideale per la cena di San Lorenzo
Notte di San Lorenzo – pexels-felipe-helfstein – Laterradelgusto.it

Abbiamo in programma una cenetta intima con il o la nostra partner per San Lorenzo? Non dovremo cuocere nulla.

Oramai la famosa notte di San Lorenzo, conosciuta da tutti quanti per le stelle cadenti, non è più troppo lontana. In questo caso l’ideale sarà trascorrerla in compagnia di nostro marito, nostra moglie e comunque della nostra dolce metà, possibilmente accompagnata da una cenetta intima.

Se si tratta poi di una cena costituita, per la maggiore o interamente, da cibo di matrice afrodisiaca, inutile dire che ne gioveremo entrambi, sia per la squisitezza delle pietanze che verranno servite, con le quali delizieremo le nostre papille gustative, che per quel che avverrà subito dopo.

Tuttavia, se abbiamo in programma quanto appena detto, sarà meglio che incominciamo a mettere qualche soldino da parte per poter effettuare una buona spesa in un negozio di fiducia. E, questo caso specifico  che stiamo per affrontare, meglio ancora se in una pescheria. Difatti è qui che troviamo il cibo afrodisiaco per antonomasia.

Un cibo afrodisiaco per eccellenza

Parliamo di pesce, perché si sa che le proprietà appena descritte provengono il più delle volte per l’appunto da prodotti ittici, ma con essi non intendiamo né caviale né aragosta. Senza nulla togliere a quest’ultima, che rimane sempre una vera e propria chicca, essa necessita di cottura, mentre il pesce che vi vogliamo proporre  no.

Di che cosa si tratta dunque? Di un mollusco, precisamente delle ostriche. Sono molto buone e la cosa particolare è che non hanno bisogno della cottura, ragion per cui è anche d’uopo prestare molta attenzione alla loro freschezza e saper riconoscere quelle buone, giusto per evitare di trascorrere la serata al gabinetto o peggio.

Ideale per la cena di San Lorenzo
Ostriche – pexels-sl-wong- Laterradelgusto.it

Trattare correttamente le ostriche

Innanzitutto verifichiamo sempre la data della scadenza e, se intendiamo consumarle a stretto giro, potranno sopravvivere per non più di un giorno in frigorifero. Andranno gustate squisitamente al naturale, e, se possibile. condite con poco succo di limone.

Prendiamo dunque un vassoio o un piatto da portata capiente e ricopriamolo con del ghiaccio, sul quale poi disporre le nostre ostriche aperte a metà e presentate all’interno del proprio guscio aperto, da servire accompagnate da fettine di limone, con cui condirle al momento prima di consumarle.