Meglio lo zucchero di canna o quello bianco? Ho sempre sbagliato tutto: lo studio parla chiaro
È meglio lo zucchero bianco classico o quello di canna? La parola allo studio.
I cibi, non solo nella nostra dieta intesa come alimentazione, ma nella cucina di tipo internazionale, si dividono in due assolute macrocategorie, ovvero dolce e salato. In particolare quelli che ora ci interessano appartengono alla prima nominata.
Non per nulla il mondo dei fornelli e gli studi professionali della cucina, visti a 360° nella loro completezza, possiedono un ramo specifico chiamato per l’appunto pasticceria. Qui si tratta esclusivamente l’arte dolciaria nella maniera più elaborata.
In vista nel nuovo millennio e delle nuove generazioni di chef, che sono portati a sperimentare sempre di più, si tende a voler abbattere la barriera che fino ad ora ha nettamente separato queste due categorie, sebbene in alcuni Paesi del mondo lo si faccia già da molto tempo.
Zucchero e importanza in cucina
Se parliamo dello zucchero inoltre dobbiamo dire che, sebbene a nostra insaputa, è spesso contenuto anche in alimenti salati, quale ad esempio il pane in cassetta. Lo zucchero tuttavia è possibile a sua volta suddividerlo in due categorie, che troviamo in comode bustine anche nei bar.
Se qui ordiniamo un caffè possiamo avere a nostra disposizione sia lo zucchero bianco, il cui nome non ha bisogno di presentazione, che quello di canna, contraddistinto per un colore marroncino. Una domanda che in tanti ora si pongono è, quale sarà il migliore dei due?
Meglio lo zucchero bianco o di canna?
Ci sono tra l’altro delle ricette che possono specificare la presenza fra gli ingredienti di uno dei due in maniera precisa. Tuttavia ciò pregiudica solamente la buona riuscita del cibo e non si lega in alcun modo a ragioni di salute o sicurezza, dal momento che non c’è uno da definire migliore fra i due.
Difatti non sono mai stati fatti studi o ricerche scientifiche che abbiano decretato che, in qualche maniera lo zucchero bianco fosse migliore di quello di canna o viceversa. Entrambi sono costituiti da saccarosio che comporta 4 calorie a grammo. Dunque è bene consumarli con moderazione.