Parmigiano Reggiano o Grana Padano? Ogni ricetta ha il suo: queste sono le differenze che devi sapere
Tutti li confondiamo ma non sono la stessa cosa. Ecco le differenze tra Grana Padano e Parmigiano Reggiano, da oggi non sbaglierai più.
All’apparenza sono molto simili, e anche al morso, per chi non si intende molto di formaggi, potrebbero sembrare lo stesso prodotto.
In realtà Grana Padano e Parmigiano Reggiano sono diversi tra loro, sebbene non per tutti è facile distinguerli.
Entrambi stagionati, entrambi dal colore giallo paglierino, perfetti sia da mangiare a pezzi, così come sono, sia grattugiati sui nostri piatti.
Scopriamo quindi quali sono le differenze tra questi due tipi di formaggio e come riconoscerli, per poterli gustare al meglio.
Parmigiano Reggiano o Grana Padano? Come distinguerli
La prima cosa da sapere è che Parmigiano Reggiano e Grana Padano vengono prodotti in zone diverse. Il Grana in una zona molto più estesa e che comprende, appunto, la Pianura Padana. E tocca diverse regioni come Piemonte, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e anche il Trentino Alto-Adige. Il Parmigiano invece è più circoscritto e xi produce principalmente tra Parma e Reggio Emilia, ma arriva anche nelle zone del modenese e del bolognese fino alla provincia di Mantova.
Altra differenza è il metodo di produzione. Per il Parmigiano Reggiano si inizia a far scremare tutta la notte il latte munto la sera, e si unisce poi a quello munto il mattino dopo. Per il Grana Padano invece si utilizza latte crudo di una o due mungiture giornaliere, che viene parzialmente scremato per affioramento. Per questo motivo è anche più magro.
E che sapore hanno?
Anche all’assaggio Grana Padano e Parmigiano Reggiano si distinguono per il sapore, il retrogusto e la consistenza. Il sito LSMgroup spiega: “Il Grana risulta più morbido, burroso e ha un gusto leggermente più delicato. I più attenti riescono a percepire profumi di brodo o verdure bollite. Il Parmigiano è solitamente più deciso nel sapore e più si procede con la stagionatura più si riescono a percepirne le caratteristiche aromatiche. Sotto i 12 mesi si sente ancora distintamente il latte, ma nelle fasi più avanzate di stagionatura si aggiungono sentori di agrumi fino ad avvicinarsi alla frutta secca, con una spiccata nota di nocciola”.
Ultimo particolare, che ovviamente non è percepibile all’assaggio, è l’utilizzo del lisozima durante la produzione del Grana Padano, che manca in quella del Parmigiano Reggiano. Si tratta di un enzima con azione battericida presente in diverse sostante organiche, e che ha una funzione di conservazione. In ogni caso, sia che tu scelga l’uno o l’altro, sono entrambi delle vere specialità.