Olio D’Oliva: Italia beffata di nuovo | Non é quello del Bel Paese il migliore
Una notizia che ha a dir poco dell’incredibile. L’olio d’oliva più buono non è nostrano.
Olio d’oliva, è sicuramente il condimento per antonomasia sulle nostre tavole, soprattutto quando si tratta di condire insalate. Sovente, anche quando ci troviamo al ristorante, chiediamo al cameriere che ci venga portata l’oliera, con i relativi condimenti disponibili.
In questo caso non ne mancano mai tre, ovvero aceto di vino, olio extravergine d’oliva e olio al peperoncino. Quest’ultimo è ottimo per condire anche una semplice pizza margherita o una buona pastasciutta. L’olio d’oliva invece, oltre che per le già citate insalate, può essere eccellente anche su una bistecca di manzo o una paillard di pollo.
Tuttavia questo condimento, lo ricordiamo per dovere di cronaca, si rivela spesso e volentieri eccellente anche se si tratta di inumidire leggermente una semplicissima bruschetta di pane. Infatti, quando ci sono delle particolari sagre riguardanti l’olio extravergine d’oliva, per il consueto assaggio, non mancano mai fette di pane abbrustolito.
Olio extravergine d’oliva e la speciale classifica
Inoltre, ora che l’estate, seppur non essendo finita sul calendario, lo è praticamente a livello climatico, ci stiamo addentrando nell’autunno, presto ci troveremo al cospetto dei mesi di novembre e dicembre che, stando alle statistiche, corrispondono ai quelli per eccellenza per quel che riguarda la spremitura delle olive.
Qui inizia dunque la preparazione vera e propria degli oli d’oliva, che vengono poi imbottigliati e venduti. Ne ricordiamo due tipologia, quello tradizionale, ovvero il noto extravergine e l’olio di sansa, costituito da un secondo riuso delle materie prime. È tuttavia emerso un dato agghiacciante sull’olio nostrano, in seguito ad una particolare classifica.
L’olio più buono non appartiene all’Italia
La classifica in questione è stata pubblicata dal Corriere Della Sera ed è stata stilata in base ai dati emersi da Compare The Market AU. A quanto pare sembra che l’Italia occupi il secondo posto, mentre al primo troviamo la Penisola Iberica, ovvero la Spagna.
Questo però per quanto riguarda il comparto dell’olio, il primato in verità viene poi prontamente riconsegnato al Bel Paese, dal punto di vista della capillare distribuzione delle olive, oltre che alla maggiore attenzione, qualità e sostenibilità del prodotto. L’Italia rimane la numero 1 nel turismo gastronomico.