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Festa di Batteri nella tua cucina: dove si annidano e cosa cambiare frequentemente per evitarli

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Dove si annidano i batteri in cucina (foto di Jean van der Meulen da Pexels) -Laterradelgusto.it

Non ci crederai ma la cucina è il luogo della casa dove si annidano più batteri. Scopri dove e cosa puoi fare per eliminarli.

Avere una casa pulita e in ordine è il sogno di tutti, e cercare di mantenerla tale è un compito che assorbe molto tempo della nostra giornata.

Le faccende domestiche sono tante, e chi vive in grandi metrature sa quanto siano pesanti, se non ci si organizza. Ma distribuendo il lavoro durante la settimana non è molto pesante.

Tra spazzare e lavare i pavimenti, pulire il bagno, lavare i vetri e spolverare, ogni giorno si potrebbe svolgere una mansione diversa, e ritrovarsi così ad avere tutto in ordine senza troppa fatica.

Quello che non tutti sanno però è che in cucina anche se sembra tutto pulito in realtà si possono trovare miliardi di batteri. Ci vuole un occhio particolare per questa zona della casa, e occorre avere un’attenzione in più per alcuni oggetti. Scopriamo dove si annidano i germi e cosa puoi fare.

Batteri in cucina: dove proliferano maggiormente

Ci sono alcuni oggetti nella nostra cucina che trattengono maggiormente sporco e batteri. Come riporta Il Salvagente, per esempio: “Uno studio condotto in Germania nel 2017 pubblicato su Nature ha analizzato campioni di spugnette da cucina provenienti da diverse case[…]su un centimetro cubo di spugna sono stati trovati fino a 50 miliardi di batteri, appartenenti a più di 350 specie diverse”. Non solo, pulirle non basta perché i batteri non vengono mai eliminati del tutto e tornano a proliferare. Meglio cambiarle spesso.

Stesso discorso per gli strofinacci, che restano sempre umidi. Si dovrebbero cambiare ogni 3-4 giorni e lavarli a temperature elevate. E usarne diversi per diversi scopi.

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Tagliere in legno (Foto di StockSnap da Pixabay) – Laterradelgusto.it

Gli oggetti più contaminati

Gli oggetti più a rischio contaminazione in cucina sono i taglieri. Non a caso nei ristoranti se ne usano di diversi colori a seconda degli alimenti. Per esempio rosso o giallo per carne cruda o cotta, verde per la frutta e l’insalata, blu per il pesce, e via discorrendo. In questo modo c’è più sicurezza. L’importante è lavarli in acqua bollente o lavastoviglie – ecco perché sono preferibili in materiale plastico – e cambiarli se ci sono graffi o segni, dove si annida sporco e batteri. Il legno è troppo poroso e assorbe, per questo motivo è sempre meno usato.

Così anche i cucchiai in legno stanno scomparendo dalle nostre cucine, e devono essere cambiati spesso. Meglio metallo, plastica o silicone. Infine come spugne e strofinacci, anche il tappetino scolapiatti è un ricettacolo di germi e batteri. Lavalo dopo ogni utilizzo e fallo asciugare all’aria. E cambialo frequentemente. E tu, lo sapevi?