Quanto costa mangiare nel Ristorante di Antonino Cannavacciuolo: voilà la cifra che non ti aspetti | Ho già prenotato
Adoro Antonino Cannavacciuolo e mi sono regalata un sogno: mangiare nel suo ristorante. Ho già prenotato, ecco cosa prevede il menù e quanto costa.
Chef di grande talento e personaggio televisivo, Antonino Cannavacciuolo è uno dei miei idoli. Simpatico ma severo al punto giusto, osservarlo cucinare è affascinante.
Giudice imparziale a MasterChef Italia da ben 9 edizioni, mattatore insostituibile di Cucine da incubo, il suo carattere bonario è in netto contrasto con il suo aspetto.
Alto un metro e novanta, un fisico da giocatore di rugby – una bella stazza, insomma – non a caso viene definito gigante buono. Perché anche quando si arrabbia, mantiene sempre la calma e tiene il punto senza scomporsi più di tanto.
In Cucine da incubo quando mostra ai ristoratori come si cucinano alcuni piatti, è quasi ipnotico. Dai suoi movimenti rilassati e i gesti sicuri traspare non solo la sua bravura ma anche la sua passione. E io ho voluto assaggiarli, quei piatti. Così ho prenotato nel suo ristorante, e ho scoperto quanto si paga.
Antonino Cannavacciuolo: il costo del suo menù
Uno chef bravo come Antonino Cannavacciuolo ovviamente non ha un solo ristorante ma diversi sparsi in tutta Italia. Anche se quello più noto e di cui si sente parlare più spesso è Villa Crespi, sul Lago d’Orta in Piemonte, ha anche i Laqua Collection e i Bistrot.
Ed è proprio a uno di questi ultimi che mi sono interessata: il Cannavacciuolo Bistrot Torino, che ha visto la luce nel 2017 e appena un anno dopo si è visto aggiudicare una stella Michelin. Sul sito del ristorante è riportata una citazione dello chef sulla scelta del posto: “In altre città la gente scappa, corre sempre, qui si cammina ancora. C’è il gusto di mangiare, di trovare il locale giusto”.
I piatti stellari del Bistrot Torino
Come in tutti gli altri ristoranti di Antonino Cannavacciuolo, anche nel Bistrot Torino vi è ampia scelta tra menù degustazione e alla carta. Il menù I classici prevede ben 7 portate a 120 euro, mentre il menù Questione di attimi ha 8 portate a 140 euro. In entrambi c’è la possibilità di abbinare una selezione di formaggi a 22 euro.
Per chi invece vuole scegliere ovviamente può farlo dal menù alla carta. Qui ci sono 4 antipasti, 4 primi, 5 secondi e 4 dessert, uno più buono dell’altro. Io devo assolutamente assaggiare il famoso Tonno vitellato di Cannavacciuolo, proposto a 40 euro, e poi mi intriga il primo di Tubetti, prosciutto, ceci e kalamansi a 35 €. Un frutto esotico che non conosco, un agrume dal sapore deciso. Ah, e anche i vegetariani troveranno un menù dedicato a 130 euro. Come resistere.