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Vaschette di Pollo: leggi bene l’etichetta prima di acquistarlo | Cosa significano numero e sigle

pollo etichetta
Le etichette del pollo (foto di Laudia Tysara da Pexels) – Laterradelgusto.it

Hai mai fatto caso all’etichetta delle confezioni di pollo? La prossima volta guarda bene e scopri cosa significano le sigle e i numeri riportati. 

Tutto ciò che acquistiamo deve essere fornito di etichetta, che potremmo definire una sorta di carta di identità dei prodotti.

Questa riporta infatti tutti i dati importanti che ne raccontano la provenienza. Ma se l’etichetta di una maglia o di un paio di scarpe non ha poi tutta questa importanza, non possiamo dire lo stesso per quanto riguarda gli alimenti.

Per legge i prodotti alimentari devono essere ben riconoscibili. Deve essere riportata tutta la filiera fino al prodotto finito. Il perché è ovvio: in caso di intossicazioni o altri problemi, deve essere possibile risalire alla storia dell’alimento e controllarne tutti i passaggi. In modo da poter capire per esempio in caso di batteri, dove è avvenuta la contaminazione.

Il caso del pollo è emblematico. Possibile veicolo di salmonella, l’etichettatura deve essere rigorosa. Ma sai davvero come si legge? Cosa significano tutte quelle sigle e quei numeri? Te lo diciamo noi.

Vaschette di pollo: cosa racconta l’etichetta

Cosa riporta l’etichetta sulle confezioni di pollo che acquistiamo? Innanzitutto la denominazione di vendita, ossia nome del prodotto, ingredienti e peso netto. Poi l’importantissima data di scadenza, e l’altrettanto importante tracciabilità: nome del produttore e lotto di produzione, che è quel numero che permette di risalire al momento esatto in cui è stato prodotto.

Da qualche tempo è diventato obbligatorio poi riportare il Paese di origine dell’animale, dove è nato, dove è stato allevato e dove è avvenuta la macellazione. Ma ci sono delle informazioni che non vengono riportate, e che invece i consumatori dovrebbero conoscere per fare una scelta consapevole.

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Un triste allevamento polli (foto di Julissa Helmuth da Pexels) – Laterradelgusto.it

Quello che tutti dovrebbero sapere

I consumatori scelgono un’insegna o una marca piuttosto che un’altra ritenendola migliore. Ebbene, nel caso del pollo, poco importa dove lo acquisti. Qualche mese fa Il Fatto Alimentare ha riportato un’importante inchiesta sull’argomento: “I consumatori forse non lo sanno, ma i polli comprati nei supermercati provengono praticamente tutti da sole tre aziende: Aia Gruppo Veronesi, Amadori Gesco e Fileni” che coprono ben l’80% del mercato. In pratica in qualunque supermercato tu lo acquisti, proviene dallo stesso posto.  E non solo.

Essendo quasi tutti di allevamento intensivo, i polli che così acquistiamo fanno una vita ben misera e breve. Vengono macellati infatti intorno ai 35 giorni e mangiano per incrementare il peso di ben 4 volte solo nella prima settimana. Ma sempre pulcini sono. Gli allevamenti intensivi sono una triste realtà, e sono le aziende a decidere come allevare gli animali, non gli allevatori stessi. Questo è un dato molto importante da conoscere.