Noodles pronti in pochi minuti: cosa rischi se li mangi spesso | Ho rallentato ad acquistarli
Se siamo grandi amanti della cucina asiatica è bene che prestiamo attenzione all’elevato consumo di noodles.
I noodles, detti anche da alcuni spaghetti cinesi, sono un primo tipico della cucina asiatica, normalmente anche facente parte, come ingredienti principale, del famosissimo ramen. Si tratta di una conditissima pasta in brodo, normalmente servita con condimenti di vario genere, anche misti fra pesce e carne.
In fin dei conti però non esiste una regola universale sui noodles in via generica, per il fatto che, a conti fatti, si tratta pur sempre di una sorta di pastasciutta che, come come ben sappiamo, essa non ha un solo e unico condimento. Pertanto anche i noodles possono spaziare molto in tale direzione.
Li possiamo dunque trovare al pollo, al manzo, al pesce, oppure anche semplicemente vegetariani. Tra l’altro sono stati coniati in comodissime porzioni che si trovano in vendita, sotto le più disparate marche, in bicchieri di carta, ai quali è sufficiente aggiungere acqua calda per la preparazione.
Noodles e globalizzazione dei mercati
Fin da piccoli, noi che siamo cresciuti a cavallo tra gli Anni ’80 e ’90 con molta probabilità avremo notato quanto finora detto anche all’interno di serie animate. Alle volte vedevamo questi uomini d’affari che deliziavano i loro palati per un buon pasto con questo primo in bicchieri di carta, che forse noi occhi inesperti scambiavamo per yogurt.
Anni dopo ecco la piacevole sorpresa approdare nei nostri supermercati. Abbiamo dunque visto che questa specialità esiste realmente e che a quanto pare la globalizzazione ha fatto ancora una volta un buon lavoro, visto che prodotti alimentari da tutto il mondo sono giunti anche nel nostro Paese.
Cosa comporta un consumo eccessivo
Attenzione, come per ogni cosa che si rispetti in questo mondo, ecco spuntare all’orizzonte il cosiddetto e tanto chiacchierato rovescio della medaglia. Pare infatti che anche un consumo alquanto massiccio di noodles possa in qualche modo, alla lunga, generare effetti non positivi per la nostra salute.
Superfluo innanzitutto è dire che, come oramai ben sappiamo, il troppo storpia in ogni caso. Un docente statunitense nutrizionista, che risponde al nome di Barry Popkin, ha infatti affermato che questo alimento è particolarmente ricco di sodio, quindi in grado di generare ipertensione e rischi di salute belli tosti, specie per il cuore. Parola d’ordine dunque ancora una volta, è parsimonia nel consumo.