C’è solo un frutto amico della salute: aiuta a prevenire la demenza senile | Lo studio parla chiaro
A quanto pare la demenza senile può essere contrastata attraverso un frutto molto semplice. Quale?
In tante persone sono spaventate oltremodo dalla demenza senile, che è una delle ragioni principali in cui si nasconde la tanto temuta paura di invecchiare. Si tratta di una regressione della nostra mente che ci porta, come recitava Shakespeare in una sua vecchia commedia, a una sorta di seconda infanzia.
Non deve essere una cosa piacevole, soprattutto dopo aver vissuto una vita magari costellata di successi, soprattutto dal punto di vista lavorativo, ritrovarsi a vivere in una condizione, o per lo meno per quanto ne riguarda la prospettiva, considerato che chi realmente ne soffre, ormai non ha modo di rendersene conto.
A quanto pare la salute, anche da questo punto di vista, che concerne il nostro benessere non solo fisico ma anche mentale, dal momento che le due cose sono praticamente legate da un filo rosso, incomincia già dalla tavola, Qui è bene seguire una dieta, intesa come alimentazione, sana, varia, bilanciata e controllata.
Demenza senile e la prima prevenzione
Noi, stando a quanto espresso da un antico detto, siamo quello che mangiamo, ragion per cui è bene sempre prestare attenzione a quel che mettiamo nel piatto e curare la qualità dei cibi scelti, fin da quando siamo bambini, per poi, qualora facessimo le scelte più sbagliate, dovercene poi pentire in futuro.
Forse non in tanti lo sanno, ma la già citata demenza senile, può essere prevenuta grazie al consumo, sempre in termini moderati, di un frutto in particolare. Infatti non va dimenticato che esperti dietologi e nutrizionisti ci raccomandano di continuo di consumare il più possibile frutta e verdura fresca di stagione.
Le fragole sono il frutto magico
Qual’ è dunque il frutto in questione, che sarebbe sempre bene consumare al fine di, fra le numerose altre cose, prevenire la tanto temuta demenza senile? La risposta sembrava che nessuno se l’aspettasse, eppure è derivata da studi condotti da alcune università americane.
Si tratta delle fragole. Alcuni soggetti avevano assunto degli integratori e in particolare uno di essi che era a base di polvere di fragole, che pareva facesse raggiungere al soggetto una significativa diminuzione dell’alterazione della memoria. La mente, in parole povere, risultava molto più reattiva, con risultati più che soddisfacenti.