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Pesticidi nel caffè: vietato berlo | Segna subito marca e confezioni da evitare

Pesticidi nel caffè
Caffè – pixabay – Laterradelgusto.it

Caffè, è allarme anche per questa bevanda. Possibile presenza di pesticidi. Leggi la marca e le confezioni.

Ogni giorno ce n’è una, potremmo di certo pensare e dichiarare ad alta voce, con altre persone che ci darebbero immediatamente ragione. Inoltre questo discorso può riferirsi non solo ai rincari, che hanno attaccato il settore alimentare, ma anche ai richiami, che sono sempre massicci.

Adesso, a serio rischio è pure il caffè e parliamo di una bevanda alla quale difficilmente riusciamo a rinunciare nella nostra quotidianità. La prima tazzina la sorseggiamo alla mattina, appena messo piede giù dal letto, la seconda dopo pranzo e così via.

Fatto sta che adesso dovremo prestare maggior attenzione a quel che beviamo e acquistiamo andando a fare la spesa. Difatti, in seguito ad alcune accorate indagini, è risultato che in un marchio e in determinati lotti di un caffè sono stati trovati pesticidi.

Caffè sotto richiamo

Chiaro che non è una situazione da prendere sottogamba, dato che ci va di mezzo la nostra stessa salute, che andrebbe maggiormente tutelata. Tanto più che, a parlarci di codesto allarme è per l’appunto un’indagine assai recente, tedesca, che ha preso in esame la bellezza di 31 prodotti.

Sei di essi, per altro, con certificazione biologica. Alcuni sono venduti anche nel nostro Paese, con prezzi che oscillano tra i 9 e i 24 centesimi. Ovvio che questi soldini non riguardano la confezione del prodotto, ma ogni singola cialda, che poi noi possiamo utilizzare solo se possediamo la classica macchinetta.

Pesticidi nel caffè
Caffè – pixabay – Laterradelgusto.it

Quali sono realmente a rishcio

Cominciamo con il dire che, per la verità, non esistono numeri di lotto e marche, per quanto concerne le cialde di caffè, che troviamo in vendita anche in Italia, interessante dal richiamo. Non avrebbero superato il test Lavazza, nonché le cialde che troviamo da Penny e Aldi.

Tuttavia, c’è anche da dire che quasi tre quarti delle cialde analizzate utilizzano più di metà dei valori indicati dell’Unione Europea di acrilammide per il caffè tostato. Tutto ciò può causare tantissimi danni, come potenziali effetti cancerogeni. A parlarcene è Buttalapasta.it.