Home Restaurant: cucini e guadagni a casa tua | Quanti soldi servono e quanto tempo occorre per iniziare l’attività
Home restaurant, puoi fare tutto da casa tua. Sai tuttavia quanti soldi devi investire?
Con la grande crisi che serpeggia dappertutto, è sempre d’uopo possedere, lavorativamente parlando, i classici Piani B e C. Diciamo che far fruttare le nostre passioni, ma anche ulteriori competenze, è qualche cosa di molto saggio, oltre che fare squadra con persone molto vicine e noi.
Da molto tempo l’home restuarant va fortissimo. In poche parole si organizzano pranzi o cene nella propria casa, svolgendo la funzione di ristorante per l’appunto casalingo. Si può iniziare a muovere i primi passi in tale direzione, come capita in altri settori, facendo provare il tutto ad amici o vicini di casa.
Pian piano il giro si può ampliare grazie al passaparola, ai Social e alla pubblicità in generale. Dobbiamo specializzarci soprattutto in cucina locale, così anche i turisti, non solo italiani, potranno decidere di sceglierci, anche per più di un pasto. Come ogni attività che si rispetti, per aprirla necessita di alcuni costi, licenze e competenze.
Home restaurant, il nuovo modo di guadagnare
Cominciamo con il dire che non può essere una fonte di guadagno primaria, non potendo essere svolta in modo continuativo e, inoltre, non può ospitate nello stesso posto altre attività, come B&B e casa vacanza, che vanno oggi molto di moda.
Inoltre se nel regolamento condominiale è evitato dare vita ad attività commerciali, non la possiamo aprire. Dovremo anche non superare i 50 coperti annui, nonché, a livello di fatturato, 5000€. Dovremmo essere coperti da assicurazione sui rischi e rispondere alle norme igienico sanitarie richieste.
Ecco chi lo potrò fare
E qui entriamo nel cuore palpitante della questione relativa alle tempistiche per l’apertura. Chi opera saldamente in cucina come cuoco, oltre che il gestore, deve dimostrare di possedere i requisiti necessari, ed aver lavorato almeno due anni nella ristorazione. Deve possedere un diploma di scuola superiore professionale strettamente legato al settore alimentare.
In mancanza di ciò, deve aver frequentato un corso SAB sulla somministrazione di alimenti e bevande. Quindi dobbiamo calcolare che in realtà non serve una certa quantità di tempo per aprire l’attività, ma bisogna rispettare questi requisiti, oltre che presentare la SCIA che è la Segnalazione Certificata d’Inizio Attività, che tutti gli utenti e operatori cuochi non possono dimenticare.