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Polli malati, Bassetti in allarme: “Negli allevamenti nuovi virus” | Epidemia a pochi passi

Polli malati
Bassetti – pixabay – Instagram – Laterradelgusto.it

Polli malati, “Negli allevamenti nuovi virus” dice Bassetti, non c’è da stare sereni.

Un nuovo pericolo sta facendo capolino nelle nostre vite e parliamo di qualche cosa di reale e concreto e che non può  essere preso sottogamba, dal momento che riguarda la nostra salute tramite la nostra alimentazione. Non per nulla ricordiamoci che noi siamo quel che mangiamo.

Se ingeriamo qualcosa di pericoloso possiamo andare incontro a gravi e sgradite conseguenze. Se poi parliamo di pollame saranno guai. È infatti una carne molto amata sia dai grandi che dai piccini, oltre che molto magra. Lo è se parliamo di petti di pollo cucinati alla piastra.

Ideale è accompagnarli con un bel contorno di verdure miste. Ottimo poi arrosto, su un bel letto di patate, per il pranzo della domenica e c’è anche chi adora comperarlo già tagliato, puntando alle cosce o alle alette. Adesso però tale abitudine, a livello di acquisti, quando andiamo al supermercato o dal macellaio, di fiducia dovremo metterla in standby.

Polli in pericolo per una forte epidemia

Ciò non è il massimo, visto che il consumo di questa carne è elevato e lo sarà sempre di più, visto che in autunno e in inverno amiamo molto preparare del cibo caldo ed elaborato per i pranzi domenicali. Inoltre, per la varie festività non mancheranno arrosti a iosa.

Da essi il pollo non è più che mai esentato. Chiaro che, se i polli sono malati e nei loro allevamenti sono giunti nuovi virus, rischiamo anche noi, cibandocene, di ammalarci gravemente. Soltanto negli ultimi 7 mesi, in America, si sono riscontrati ben 20 casi della malattia virale negli esseri umani e di oltre 300 mandrie di bovini contagiati.

Polli malati
Polli – pixabay – Laterradelgusto.it

Bassetti è stato chiaro

Tutto ciò ce lo racconta teelambiente.it. Il dottor Bassetti, sui Social, ha sentenziato: “L’Australia ha investito 100 milioni di dollari per affrontare l’influenza aviaria e in Europa, ma soprattutto in Italia, che cosa stiamo facendo? Saremmo prepararti se dovesse arrivare una nuova epidemia? È solo questione di tempo“.

Le sue parole sono preoccupanti, ma la paura vera è nata dopo i nuovi focolai del virus HN51 che si sono sviluppati in due allevamenti intensivi di tacchini, vicino alla splendida città di Cremona. Tuttavia sono, al momento forti nuovi mirati controlli a riguardo, per cercare di evitare la diffusione del virus ed una vera mattanza.