Funghi Tossici e Velenosi: puoi riconoscerli a colpo d’occhio da questo dettaglio | Se sbagli rischi l’intossicazione
La raccolta dei funghi è un momento molto delicato. Impara a riconoscere quelli velenosi per evitare pericolose intossicazioni.
L’autunno è il momento clou per la raccolta dei funghi, che avviene principalmente tra settembre, ottobre e novembre.
Molti sono quelli che si dedicano a questo hobby, che però richiede la massima attenzione. Non ci si può certo improvvisare.
Un errore può costare molto caro. Raccogliere funghi velenosi potrebbe comportare problemi molto seri alla salute, fino alla morte.
Per questo è importante saperli riconoscere a colpo d’occhio. Ci sono alcuni dettagli che ti rivelano se sono tossici; vediamone alcuni.
Funghi velenosi: riconoscerli da un dettaglio
Riconoscere i funghi tossici e velenosi è essenziale per non rischiare la vita. Alcuni sono molto comuni ed è facile imbattercisi mentre si va per boschi. Per esempio l’Amanita primaverile, che è mortale, è molto simile al commestibile prataiolo, a parte il colore delle lamelle, in quest’ultimo scure. Anche l’Amanita muscaria è comune, ma è riconoscibilissimo perché di un bel colore rosso brillante con macchie bianche. È detto anche Ovolo malefico, tanto bello quanto pericoloso.
Così come il Porcino malefico presenta un gambo arancione che tende al rosso. Insomma questo colore è già un allarme. Infatti anche la Russula emetica è tendente al rosso. E poi la Lepiota cristata, piccolo e velenoso, con delle protuberanze sul cappello. Ma sono tantissimi i funghi tossici e pericolosi, e non sempre il loro colore è indicativo. Come riconoscerli dunque?
A cosa fare attenzione
Non sempre è facile riconoscere i funghi velenosi, spesso molto simili a quelli commestibili e comuni. Alcuni dettagli però potrebbero suggerirne il tipo. Innanzitutto come detto evita quelli rossi o arancioni, è già un segno di pericolo e sono facilmente riconoscibili. Scarta anche quelli che presentano un anello sotto al gambo, spesso sono velenosi, meglio non rischiare. E preferisci quelli con cappello liscio, senza squame, e col le lamelle marroni.
In ogni caso non ricorrere a metodi a dir poco empirici per renderli commestibili, sono solo leggende metropolitane, come ad esempio eliminare la pellicina che li ricopre, o immergerli con una moneta d’argento che annerisce se velenosi. L’unico modo certo per conoscere la natura dei funghi raccolti anche da esperti – tutti possono sbagliare – è farli controllare presso la sede dell’Ispettorato micologico del proprio territorio. Il controllo è gratuito, non rischiare mai.