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Cena da Alessandro Borghese ma qualcosa va storto: “Nessuna emozione per il palato”

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Alessandro Borghese (foto Instagram @borgheseale) – laterradelgusto.it

Una cena da Alessandro Borghese sembra essere stata una vera delusione. Addirittura “nessuna emozione per il palato”, ovvero niente di eccezionale. 

Chi lo avrebbe mai detto che una cena in uno dei ristoranti del cuoco più affascinante della tv non avrebbe suscitato “nessuna emozione per il palato”.

E dire che  il bell’ Alessandro Borghese invece di emozioni ne suscita eccome. Soprattutto tra quello che una volta veniva comunemente detto “il gentil sesso”.

Cuoco, imprenditore – ha diversi locali – personaggio televisivo, conduttore. Il simpatico figlio di Barbara Bouchet raccoglie consensi a mani basse in tutto quello che fa.

Almeno quasi sempre. Stando alle parole di questo avventore, l’esperienza sarebbe da non ripetere. Nulla di eccezionale. Scopriamo cosa è successo.

Alessandro Borghese: la cena deludente

Alessandro Borghese è proprietario di diversi locali a cui ha dato un nome molto evocativo: Il lusso della semplicità. Perché la vera cucina, quella buona, è “semplice, che non vuol dire facile. Perché fare gli spaghetti al pomodoro come si deve non è uno scherzo”, dice lo chef a Repubblica.  Due i ristoranti che portano la sua firma, uno a Venezia e uno a Milano, in Viale Belisario 3.

Quest’ultimo è stato oggetto di critica da parte di qualcuno, che ha trovato l’esperienza di una cena molto deludente e per nulla indimenticabile. Come invece ci si aspetterebbe quando si decide di andare ad assaggiare i piatti di uno chef famoso. Vediamo nel dettaglio.

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La recensione (fonte tripadvisor.it) – laterradelgusto.it

Nulla di indimenticabile

Sul noto portale di recensioni online Tripadvisor è apparso il racconto della serata passata da un utente nel locale di Milano. “Abbiamo deciso di provare menu degustazione 7 portate per poter assaggiare più piatti allo “stellare” costo di 110 euro a testa (senza vino)” scrive. Ma mentre servizio e location sono promossi, il cibo non lo è. Almeno per questo cliente, che continua “ci aspettavamo davvero un qualcosa di emozionante, anche nella sua semplicità, mentre abbiamo ricevuto solo semplicità da osteria…”.

Nello specifico, parla di “Antipasti davvero miseri e preparati senza un minimo di inventiva, di quella scintilla che ci si aspetta da uno chef che conduce un programma dove valuta gli altri” e un  “sapore quasi inesistente”.  Alla fine non ha trovato “nessuna emozione per il palato”. Un cliente scontento a fronte, è doveroso sottolinearlo, di tantissimi entusiasti al contrario dell’esperienza nei locali di Alessandro Borghese. Del resto i gusti sono gusti e non si discutono, e quello che può sembrare insapore ad uno potrebbe deliziare un altro.